La Matrice dell’Assunta: il gioiello di Erice

Ci sono molte interessanti chiese ad Erice ma la Matrice e la Torre Campanaria di Erice meritano comunque un articolo a parte.

Chiesa Madre o Matrice

Federico III d’Aragona fece costruire la Chiesa Madre, o Matrice, o Real Duomo, dedicata alla Vergine Assunta, nei pressi di Porta Trapani.

Aveva scopo difensivo, oltre che essere luogo di culto, come testimoniano i coronamenti a merli. I rimaneggiamenti successivi in stile neogotico ottocentesco ne hanno modificato l’aspetto originario, a testimonianza del quale sono rimasti soltanto i due portali.

Federico d’aragona ad Erice

In sintesi un pò di storia. A Palermo nel 1282 scoppiò la rivolta dei “Vespri siciliani”, che si estese in tutta l’isola. La rivolta sanguinaria costrinse gli odiati Angioini a fuggire. I ribelli chiesero aiuto a Pietro III d’Aragona, genero di Manfredi, figlio naturale dell’amatissimo Federico II di Svevia . Tra Angioini e Aragonesi scoppiò una lunga guerra (Guerra del Vespro) che si concluse nel 1302 con la Pace di Caltabellotta con la quale la Sicilia sarebbe passata agli Aragonesi. Ma poichè il pericolo degli Angioini era sempre in agguato, Federico III d’Aragona fu costretto a lasciare temporaneamente Palermo, per trovare cortese protezione fra le mura difensive di Erice.

Quando le vicende politiche consentirono il rientro del sovrano nella capitale, Federico volle lasciare un segno di gratitudine alla cittadinanza per l’ospitalità riservatagli. Quindi il sovrano ordinò di ampliare ed ornare la cappella od oratorio, che secondo l’opinione di alcuni risalirebbe ai tempi di Costantino. Verosimilmente si impiegò nella fabbrica anche materiale proveniente dal tempio dedicato alla Venere Erycina.

I lavori della chiesa Matrice

Lo storico Antonio Cordici colloca l’inizio dei lavori della Matrice nel 1314. Ma la definitiva ultimazione avvenne intorno al 1372. Nel XIX secolo  il duomo ericino, modificato nel corso dei secoli in maniera episodica e frammentaria, presentava una stratificazione stilistica caotica. Fu deciso il restauro in stile neogotico ottocentesco, così il duomo venne riaperto il 20 agosto 1865. Colpisce tra le tante bellezze il soffitto della chiesa ricamato come un merletto. Il rosone della facciata è stato realizzato nel 1954.

Le nove croci greche in marmo fissate alla parete sud, provenienti dal tempio di Venere Erycina, furono incastrate alla parete del duomo per volontà dell’arciprete Vito Carvini nel 1685. Una lastra murata ne spiega origini e finalità, con aggiunta di indulgenze papali, che erano concesse a quanti partecipassero agli osanna a Maria, distogliendosi dalle pratiche in omaggio a Venere, ancora usuali sino al XV secolo.

La Torre Campanaria

Isolata sulla sinistra della chiesa Matrice si eleva la Torre campanaria. La torre di Re Federico era stata costruita due anni prima della Matrice. Fu in seguito annessa alla chiesa come campanile. Conserva ancora le sue caratteristiche difensive originali.  In origine torre di avvistamento, il campanile si articola su tre livelli che poggiano su un terrapieno.

Il piano terreno ha la porta d’ingresso dal lato della Chiesa ed è illuminato da monofore. Gli altri piani presentano bifore gotiche di tipo chiaramontano. In alto, è coronata da merlatura ghibellina.

Rievocazione storica Federico III d’aragona

Da alcuni anni in giugno ha luogo una festa, una rievocazione dell’entrata ad Erice di Re Federico III d’Aragona, divenuto dopo Federico III di Sicilia o di Trinacria, e la regina Eleonora, con la loro corte.

Rievocazione Storica “Federico III D’Aragona, Re di Sicilia”

Durante la rievocazione storica, oltre la sfilata dei reali si svolge il Palio “Montesangiuliano, presso Porta Spada, dove dei cavalieri danno vita a dei giochi equestri in stile medievale, per ottenere il palio “Re Federico III d’Aragona”. Tra gli eventi anche la sfilata dei Musici e sbandieratori e dei Tamburi, duelli cortesi e di tiro con l’arco. Seguono il Torneo di Balestra e la Sacra della Porchetta, ed anche l’allestimento del villaggio medioevale con mercanti e artigiani.

Festa della Madonna di Custonaci

Una lunga festa in onore della Madonna di Custonaci si estende per l’intera settimana precedente l’ultimo mercoledì di Agosto.

Il fulcro delle celebrazioni è la processione che si snoda per le vie della cittadina.

Si racconta che una nave recante un dipinto della Madonna avesse miracolosamente trovato scampo da una tempesta presso Cornino, e che questo avesse spinto i marinai ad innalzare qui un luogo di culto in onore di quella che da allora fu chiamata la Madonna di Custonaci e che oggi è la santa patrona sia di Custonaci che di Erice e Valderice.

L’ultimo lunedì di Agosto, dopo il tramonto, si ripropone lo sbarco della Madonna, cioè l’arrivo dal mare, presso la baia di Cala Buguto a Cornino. Una barca porta in mare la tavola cinquecentesca con la sacra raffigurazione.

Alla barca che trasporta il dipinto si affiancano numerose altre barche di pescatori, in modo da creare una sorta di processione in mare.

Una volta avvenuto lo sbarco, i giochi pirotecnici segnano l’inizio della processione a terra: i fedeli trasportano a spalla la Sacra Immagine, posta su un carro, sino al santuario a Lei dedicato.

 I festeggiamenti si concludono infine il mercoledì con la processione della Madonna per le vie di Erice fino alla Matrice. La processione del mercoledì è preceduta da diversi eventi complementari, come l’allestimento di caratteristici altarini votivi presso i cortili delle case di Erice vetta e la realizzazione di un corteo storico medievale con la sfilata delle coppie in costume, di lancieri o cavalieri, accompagnati dal suono di tamburi e trombe attraverso le stradine e le piazze del borgo.

Fonte: wikipedia

Foto: Maria Virzì